Gli stereotipi di genere: un intreccio da cui svincolarsi

Gli stereotipi di genere sono come un intreccio: imbrigliano le persone in etichette e consuetudini da cui è difficile svincolarsi e condizionano così il ruolo che si assume nelle relazioni, in famiglia e molti altri aspetti della vita.

Vedremo ora brevemente alcune caratteristiche dello stereotipo e come funziona, prima di passare a come riconoscere gli stereotipi di genere.

Definizione di stereotipo

Possiamo definire lo stereotipo come una forma predefinita, fissa e rigida, impressa nel pensiero, nella cultura, nelle relazioni.

Serve per descrivere una realtà complessa, è un’ipersemplificazione ed un irrigidimento di quello che conosciamo.

E’ una delle modalità con cui la mente fronteggia la complessità del reale, infatti lo stereotipo si basa sul processo di categorizzazione, di utilizzo di schemi ed inferenze per avere a che fare con un mondo stabile e prevedibile.

Quando questa semplificazione viene applicata alla realtà e ai rapporti fra i generi, ci troviamo di fronte la pretesa di descrivere non solo la complessità, ma anche la molteplicità e differenza del maschile e del femminile, fissandola in modelli rigidi e in luoghi comuni.

Luoghi comuni, proverbi, ritornelli, gli stereotipi, possono essere considerati prodotti collettivi, impersonali, antichi e costanti nel tempo.

L’educazione, soprattutto all’interno della famiglia e i mezzi di comunicazione di massa, sono i meccanismi privilegiati per la trasmissione degli stereotipi. Essi vengono spesso trasmessi e accolti in modo inconsapevole.

Foto di Samuel Regan Asante

Gli stereotipi: che funzione hanno?

Gli stereotipi aiutano a ordinare, semplificare, dare senso alla realtà e all’ignoto.

Hanno un effetto rassicuratore, offrendo certezze preconfezionate ed hanno un effetto difensivo, poiché non mettono in discussione il nostro sistema di credenze, i nostri stili di pensiero, la nostra identità.

Hanno l’effetto di autoriprodursi, di consolidarsi e di resistere nel tempo, anche di fronte a disconferme.

Essi danno una rappresentazione parziale della realtà, tanto da riuscire a riorganizzare i ricordi e le interpretazioni delle proprie esperienze in modo selettivo, annullando le differenze individuali.

Avere degli stereotipi non è anomalo: gli stereotipi sono un processo che ci permette di semplificare la realtà, aiutandoci a riconoscere elementi ricorrenti nelle persone o nell’ambiente, riducendo così la fatica mentale di affrontare situazioni sempre nuove.

Le criticità emergono quando gli stereotipi diventano uno dei principali filtri con cui si osserva la realtà.

Gli stereotipi di genere imbrigliano le persone in etichette e consuetudini da cui è difficile svincolarsi e condizionano così il ruolo che si assume nelle relazioni, in famiglia e molti altri aspetti della vita.

Foto di Eleonora Proietti Costa

In foto l’installazione “L’intreccio degli stereotipi” creata durante il workshop “Siamo ciò che parliamo”, in occasione dello Psicologia Umbria Festival 2020.

Come riconoscere gli stereotipi di genere

Come abbiamo visto, gli stereotipi di genere condizionano quello che conosciamo ed intrappolano sia donne che uomini e chiunque non si riconosca nel binarismo dei generi in definizioni rigide che possono influenzare e limitare il modo di stare al mondo.

Il primo passo per sconfiggere gli stereotipi di genere è riconoscere che ancora esistono. Ognuno e ognuna di noi quotidianamente crea il genere e i relativi stereotipi, anche senza pensarci.

Infatti, tra le prime cose che notiamo in una persona c’è l’idea di donna e uomo che ci aspettiamo, che abbiamo interiorizzato.

Foto di Eleonora Proietti Costa

Gli stereotipi di genere, essendo basati su credenze rispetto agli attributi personali di una determinata categoria sottintende specifiche aspettative culturali rispetto ai generi in termini di comportamenti, apparenza, competenze, abilità, interessi.

Possiamo dire che gli stereotipi di genere distorcono e reinterpretano la realtà sulla base delle credenze e delle aspettative sulle quali gli stessi si basano.

Siamo ancora lontani dall’essere fuori dall’intreccio che gli stereotipi creano limitando chiunque di noi all’interno di schemi rigidi; per uscirne tutto sta nel prenderne consapevolezza, nel vederli e nel cercare, uno schema alla volta, di scomporli.

Gli stereotipi di genere: alcuni esempi

Gli stereotipi di genere nell’infanzia

Bambina: colore rosa, sport ideali sono la danza, la ginnastica artistica e/o ritmica

Bambino: colore azzurro, sport ideali sono il calcio, nuoto, arti marziali

Gli stereotipi di genere nell’età adulta

Donna: ha un ruolo accudente ed è portata biologicamente ad essere materna

Uomo: si occupa delle questioni pratiche e del sostentamento economico

Gli stereotipi di genere sulla violenza

Sulle donne: “Va in giro vestita in un modo tale che se l’è cercata!”

Sugli uomini: “Un uomo di fronte a una donna provocante non può resistere all’istinto”

Sui luoghi: “Le violenze avvengono in strada o in luoghi bui e isolati”

Gli stereotipi di genere nei proverbi

Chi dice donna dice danno

La donna e l’orto vogliono un sol padrone

Donne e motori, gioie e dolori

Gli stereotipi di genere nelle arti tessili

Un passatempo o lavoro tutto femminile.

E’ davvero così?

Foto dai social di Krysten Ritter

 

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