“Sul filo di lana” di Loretta Napoleoni, un libro che racconta l’evoluzione del lavoro a maglia, un viaggio dal 6000 a. C. fino ai giorni nostri attraverso la Francia del XVIII secolo, attraverso la guerra, passando per culture, tribù e i racconti della nonna della guerra mondiale, e di come il lavoro a maglia connetta le persone da millenni.
La forza di questo libro sta sia nell’aver raccolto la storia del lavoro a maglia, sia nel modo in cui Loretta si autorivela, raccontando le sue emozioni, i suoi vissuti e le sue esperienze di vita accompagnate da un fedele amico: il lavoro a maglia.
L’Autrice ci accompagna in un viaggio il cui punto di partenza è il 6500 a.C. (ci pensate?!) da cui proviene il frammento a maglia più antico mai scoperto in una grotta di Israele, passando per il 1000 a.C., quando la tecnica divenne simile a quella fatta ai ferri di oggi.
Il punto di arrivo sono le moderne Neuroscienze e le attuali associazioni, gruppi di knitters che in tutto il mondo utilizzano il lavoro a maglia come forma di aggregativa, come strumento politico ed economico di lotta sociale, per spezzare barriere di genere e razziali.
“Lavorare un modello a maglia assomiglia molto a viaggiare in una terra ignota usando una mappa topografica. Il viaggio è guidato da simboli e segni che formano un codice, un linguaggio specifico per leggere la mappa” (Napoleoni, 2019,p. 132)
E in questo viaggio Loretta, come una brava magliaia ci guida arricchendolo di aneddoti personali, esperienze, emozioni, insegnamenti della nonna.
Sul filo di lana di Loretta Napoleoni
Loretta Napoleoni mette insieme, una maglia dopo l’altra, un simbolo dopo l’altro, la sua storia personale con quella di tutti noi.
Si riconnette prima con se stessa, poi ci accompagna come una guida a scoprire la storia di tutti.
Illustrazioni del libro di Nadia Morelli
Loretta ci testimonia come per superare un dolore, i dispiaceri, per ricostruire, per andare oltre le avversità, bisogna attraversare quello che si sta sperimentando.
Intrecciarlo e renderlo parte della propria storia personale, abbracciarlo per poi poter correggere gli errori, perché conoscere i nostri errori ci aiuta ad essere consapevoli e a diventare più forti.
Chi lavora bene a maglia sa sempre fare tesoro dei propri errori, li conserva in un particolare comparto della memoria che ogni tanto apre per rinfrescarne il ricordo e l’insegnamento. (Napoleoni, 2019, p. 24)
Quello che ci insegna “Sul Filo di Lana” di Loretta Napoleoni è proprio questo: prima di riconnetterci con gli altri, occorre riconnetterci con noi stessi, con i nostri errori, con i nostri desideri, con le nostre emozioni, avendo il coraggio di assumerci la responsabilità del modello al quale stiamo lavorando, primo fra tutti quello della nostra vita.
Ah, in ultimo il libro ha anche dieci modelli riportati al suo interno!
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