Voglio presentarvi una ricerca condotta nel 2013 presso il Lace Study Centre del Powerhouse Museum di Sidney, in Australia, svolta e presentata da Gail Kenning nell’articolo “Fiddling with threads’: Craft-based textile activities and positive well-being” (Trad. “Armeggiare con i fili: le attività tessili artigianali e il benessere positivo”).
La ricerca che vi racconto oggi è di tipo qualitativo, basato, quindi, sulla raccolta di informazioni.
È stata svolta per indagare l’importanza e il ruolo delle attività tessili artigianali per chi le utilizza ed esplorare il loro potenziale, anche sociale, nel favorire salute e benessere.
Per attività tessili artigianali si intendono tecniche come il lavoro a maglia, il lavoro con l’uncinetto, il chiacchierino e il merletto.
Alla ricerca hanno partecipato sedici donne, tra i 45 e i 90 anni, prendendo parte a una intervista non strutturata della durata di 40-75 minuti.
La discussione era molto ampia e riguardava quattro temi principali, che vi presento di seguito, cercando di essere più sintetica possibile.
Salute e benessere
Nonostante l’Autrice della ricerca abbia registrato una certa riluttanza da parte delle partecipanti nel parlare e raccontare di malattie o della morte, è emerso che l’attività artigianale ha contribuito in modo positivo alla vita delle partecipanti, alla loro salute e al loro benessere.
Le partecipanti hanno raccontato che l’attività le tiene “mentalmente e fisicamente attive”, e fornisce loro “una sfida”, “comfort”, “rilassamento”, “piacere”.
Questo binomio tra la sfida e il rilassamento, Gail Kenning prova a spiegarlo partendo dal fatto che le mani di chi crea possono continuare l’attività apparentemente con o senza un impegno cognitivo o concentrazione.
Alcune hanno riferito anche che l’attività era un buon modo per gestire o rilasciare lo stress.
Senso di sè e identità
Quello che è emerso dalle interviste è che essere una creatrice era connesso con la percezione della propria identità ed è il modo in cui le partecipanti sperano di essere percepite da altri che praticano tali attività tessili.
Per molte creare è stato parte del processo di crescita e si sono dichiarate orgogliose di aver appreso queste tecniche tramandate da generazioni.
Comunità, condivisione e appartenenza
Molte delle partecipanti, come frequentemente avviene per chi svolge attività tessili, sono membri di diverse organizzazioni che si occupano di queste arti.
Alcune hanno dichiarato di sentirsi parte e di appartenere alla storia più ampia delle attività creative tessili, che le donne hanno sempre portato avanti, e in modo particolare di sentire un legame con la storia del merletto.

Merlettaie di Burano, foto presa dal sito Martinavidal.com
Apprendimento, crescita e transizione
Molte delle partecipanti hanno imparato a lavorare a maglia, l’uncinetto o a cucire da un membro della famiglia; hanno anche riferito che apprendere era stato altamente emozionante e i loro racconti sono pieni di dettagli.

Dipinto di Franz Bernhardt (1800-1860, Svizzera)
Le partecipanti hanno anche raccontato della naturale frustrazione che si prova nell’imparare a comprendere le istruzioni dei modelli, interpretare diagrammi o apprendere alcune tecniche specifiche.
Hanno messo in luce come la frustrazione fosse una parte della sfida da superare per poter provare la sensazione di realizzazione.
Alcune delle partecipanti si trovavano in periodi di transizione durante l’intervista, (pensione, lutti, cambi di residenza o situazioni familiari) e spesso l’attività tessile viene utilizzata in quei momenti in cui devono pendere decisioni.
Insegnare e condividere conoscenze, abilità e tecniche è risultato essere importate per le partecipanti alla ricerca, soprattutto per il modo in cui loro stesse si identificano, sentendosi parte della comunità e contribuendo ad essa.
Questo studio ha dimostrato:
- L’importanza di queste attività e dell’impatto che hanno in molte aree della vita di chi le svolge, dal benessere soggettivo al senso di appartenenza ad una comunità
- Le attività artigianali possono essere un’opportunità per chi le pratica di riconfigurare il loro passato attraverso la narrazione dell’attività artigianale
- le attività tessili possono avere un contributo nella salute e nel benessere e suppone che i benefici di iniziare tali attività vadano al di là della singola persona che crea, avendo ripercussioni sociali per la cura e il benessere anche nell’invecchiamento della popolazione
Una partecipante ha suggerito:
“La vita è come il merletto, quando sei in un nodo, tu continui a lavorare attraverso esso”
Vi invito a leggere l’intera ricerca, pubblicata in inglese, per maggiori dettagli.
Foto prese da Google Immagini
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